INVOLUZIONE
Un essere alato un giorno ha deciso
Di lasciare il paradiso
E per provare ad esser uomo
Della terra ha bisogno.
Cosi’ lascia le sue piume,
le sue ali ed il suo lume
e si trasforma in un bel sasso
senza tuono ne’ fracasso.
Cosi’ prende nuova forma
E una mano lui affonda
In quell’acqua che lui sa,
rappresenta l’aldila’.
Cosi’ cerca e poi piglia quella perla
In conchiglia
Perche’ l’anima alfin deve,
essendo uomo, trattenere.
Ecco qui l’involuzione di una fine situazione
Al contrario qui si pensa
E la grande ricompensa
E’ provare ad esser uomo
Con l’istinto ed il bisogno,
con le lacrime ed il riso
con le rughe sul bel viso.
Sulle spalle avra’ la vita,
bella , sporca, mal gestita,
una parentesi di emozioni e
infinite tentazioni.
E’ caduto, si, lo sa’
Ha lasciato l’eldila’
Per buttarsi nella mischia
Ormai dell’ali se ne infischia
Cosi’ prende il suo fardello e
Intonando uno stornello,
fa un sorriso e guarda giu’
per un breve momento
non torna lassu’.