INVOLUZIONE

Un essere alato un giorno ha deciso

Di lasciare il paradiso

E per provare ad esser uomo

Della terra ha bisogno.

Cosi’ lascia le sue piume,

le sue ali ed il suo lume

e si trasforma in un bel sasso

senza tuono ne’ fracasso.

Cosi’ prende nuova forma

E una mano lui affonda

In quell’acqua che lui sa,

rappresenta l’aldila’.

Cosi’ cerca e poi piglia quella perla

In conchiglia

Perche’ l’anima alfin deve,

essendo uomo, trattenere.

Ecco qui l’involuzione di una fine situazione

Al contrario qui si pensa

E la grande ricompensa

E’ provare ad esser uomo

Con l’istinto ed il bisogno,

con le lacrime ed il riso

con le rughe sul bel viso.

Sulle spalle avra’ la vita,

bella , sporca, mal gestita,

una parentesi di emozioni e

infinite tentazioni.

E’ caduto, si, lo sa’

Ha lasciato l’eldila’

Per buttarsi nella mischia

Ormai dell’ali se ne infischia

Cosi’ prende il suo fardello e

Intonando uno stornello,

fa un sorriso e guarda giu’

per un breve momento

non torna lassu’.

 PETRICIG TIZIANA